(Decido di pubblicare oggi questo post che avevo lasciato nelle bozze poco più di un anno fa, giugno 2023, e che neanche ricordavo. Non ho cambiato una virgola, a parte l’aggiunta di questa premessa, specificando inoltre che non ho più l’abbonamento.)
Ho ricevuto in regalo un abbonamento Disney+ da quasi un anno, e soltanto da qualche mese ho cominciato a usufruirne.
Sono incappata in un questa serie che ho quasi divorato, per più tempo a disposizione la sera, per altre vicissitudini, e anche perché devo ammetterlo, mi son sentita coinvolta non tanto nella storia quanto nelle dinamiche delle relazioni, in ciò cui aspiro in qualche modo.
È un viaggio educativo, costruttivo, molto distante dal nostro (italiano) vivere.
Penso che dovrebbero vederlo tutti, perché la base su cui poggiano le fondamenta è l’amore, in ogni forma: per la giustizia, per il proprio partner, per i figli, il lavoro, i genitori, la società, e tanto altro amore. Sicuramente un po’ romanzato ma di base molto aderente ad una realtà possibile.
Certo, i temi più ricorrenti son quelli che riguardano gli adolescenti (fin troppo maturi e comunicativi) che fanno errori, vivono i primi amori, le prime esperienze. Ma poi si entra anche nella vita da adulti e negli accadimenti che l’esistenza non lesina a nessuno, nonostante l’educazione, la formazione e la cultura.
È una famiglia allargata, senza pregiudizi e con regole morali.
Ci sono componenti del nucleo familiare più comunicativi, introspettivi.
Emergono diversità peculiari e attriti, ma alla fine tutti si sostengono a vicenda.
C’è Amore, e soprattutto non c’è giudizio!
Penso sia uno spaccato di vita inusuale, che non mi sento di paragonare al nostro bel Paese poiché si aprirebbe un conflitto infinito. Noi siamo ancora nel medioevo, con persone incapaci di aprire la visione della realtà oltre i propri limiti giudizievoli, gretti, di una pochezza irrimediabilmente vuota.
Figli biologici, adottivi e donne amabili, nonché madri.